Cari Amici,
al termine di un anno e in prossimità del Santo Natale volevamo scorrere insieme, con sguardo riconoscente, alcuni importanti avvenimenti che hanno coinvolto la nostra comunità.
È stato un dono, innanzitutto, per una coppia di noi poter partecipare alla commissione preparatoria del Sinodo della Chiesa di Padova, un’esperienza formativa molto arricchente che ha permesso di incontrare da vicino i temi che abitano la Chiesa di oggi: abbiamo colto questa opportunità di metterci in gioco e in ascolto di un Tempo Nuovo, dettato dai cambiamenti epocali che stiamo vivendo per poter, grazie allo Spirito, “reinventare” un nuovo modo di essere Chiesa.
Tutto questo processo, ancora in atto, ha dato vita anche ad un gruppo di discernimento sinodale che abbiamo condiviso con diverse esperienze laicali che nella Diocesi di Padova vivono “nuovi modi di abitare la Chiesa” (chi abitando le canoniche, chi in comunità di famiglie ecc.).
Siamo poi a pieno titolo coinvolti, assieme a Padre Paolo Bizzeti e a tanti amici da tutta Italia, nel cammino di riflessione che si sta compiendo sulla “Chiesa domestica” e di come essere “case che si fanno chiesa” (prossimo appuntamento il 12/2/2023 a Bologna).
L’esperienza dell’incontro con le persone, i gruppi e le famiglie, che hanno ripreso a tornare a trovarci durante i fine settimana ci ha dato modo di raccontarci, dopo quattro anni, scoprendoci nuovi, trasformati, rispetto a quando è iniziata la nostra esperienza insieme.
Vedere ancora formarsi la fila di macchine parcheggiate lungo il viale, i gruppi di bambini che scorrazzano in giardino e far vivere questo luogo agli altri ci riempie il cuore.
Un’ospitalità speciale è stata riservata a marzo, ad una giovane famiglia ucraina con 3 bambini che per qualche settimana sono rimasti con noi prima di raggiungere dei parenti in Italia.
Un’esperienza nuova, “silenziosa”, in cui le parole, vuoi per la difficoltà della lingua, non avevano molto senso, i loro occhi parlavano del dramma che stavano e stanno vivendo, ci siamo sentiti impreparati ma forse proprio per questo interpellati ad aprire le porte.
A giugno ci è stato possibile organizzare il consueto ritiro spirituale per famiglie a Sovramonte di Faller (giunto al 7° anno), occasione per le famiglie di fermarsi e volgere lo sguardo verso la Parola: siamo immensamente grati di questa esperienza.
In agosto la nostra comunità è cresciuta di una nuova vita, è arrivato Tommaso, una vocina in più nel coro chiassoso di tutti i 17 figli che ora vedono anche la prima maggiorenne tra loro.
Continua l’esperienza di accoglienza tramite Caritas, la mamma con bambino che è da tre anni con noi e si sta preparando a trovare una nuova strada autonoma, non senza fatiche ma anche con significativi traguardi raggiunti.
Tanti altri progetti bollono in pentola sul fronte dell’accoglienza, avremo modo di raccontarvene dettagliatamente nei prossimi mesi, per il momento li affidiamo alle preghiere di tutti perché possano realizzarsi nella misura in cui sono graditi al Signore.
Ringraziamo immensamente il Signore per questo anno insieme, accompagniamo tutti voi nella preghiera e vi invitiamo a “passare” a Bethesda!
Un caro saluto,
le famiglie di Bethesda