BETHESDA, nel vangelo di Giovanni (5,1-18), è il nome di una piscina di Gerusalemme: qui è avvenuta la guarigione di un paralitico che attendeva invano che qualcuno lo immergesse nelle acque per risanare il suo corpo malato. BETHESDA in ebraico significa ‘casa della misericordia’ e Gesù è proprio la misericordia di Dio.
Alcune famiglie da tempo coltivavano il sogno di costituire una comunità residenziale cristiana. Questo sogno si è rafforzato con l’invito di papa Francesco a celebrare un anno giubilare della misericordia: da qui la scelta del nome BETHESDA.
La radice di questa chiamata è scritta per ogni coppia in vari testi della Parola di Dio che ognuna custodisce e di cui fa memoria. Tutti si sono sentiti visitati nel cuore da Gesù che indica questa strada come una via possibile per spendersi e realizzarsi all’interno del dono di essere famiglia, consapevoli che laddove si manifestano le nostre ferite e resistenze, là non solo è possibile un cammino crescita umana, ma si viene raggiunti dal Signore.
In concreto si desidera condividere la vita quotidiana, sostenersi nella crescita dei figli, ascoltare la Parola di Dio e mettere in comune le risorse e i talenti di ciascuno. Cercando di rispondere alla comune vocazione battesimale, di chiamati e inviati, con umiltà, creatività e coraggio a sostegno dei fratelli più bisognosi.